"Vorremmo adottare un bambino".
"Davvero? Anche noi abbiamo adottato un bambino a distanza …".
Non è facile districarsi fra i vari termini usati per nominare interventi che solo in apparenza sono simili. Facciamo un po' di chiarezza:
Adozione : tutti i bambini hanno diritto a una famiglia e questo diritto in Italia è normato dalla Legge 184/83 "Diritto del minore a una famiglia", modificata dalla 149/2001. Il principale diritto del bambino è dunque quello di crescere ed essere educato dalla famiglia che lo ha generato. Qualora questa condizione non possa essere rispettata, il minore, in stato di abbandono accertato, dovrà essere dichiarato adottabile dal Tribunale dei minori di competenza. A questo punto sarà individuata la famiglia che meglio potrà rispondere alle esigenze di quel bambino. Al termine del procedimento adottivo il bambino acquisirà lo status di figlio legittimo.
Affido : nel caso in cui la famiglia di origine del bambino dovesse attraversare qualche fase di difficoltà, si può ricorrere allo strumento dell'affidamento eterofamiliare: il minore viene inserito, temporaneamentein un nucleo familiare diverso da quello originario, senza che i contatti con la famiglia di origine cessino, evitando così l'istituto o la casa famiglia. Il bambino rientrerà nella famiglia di origine non appena le condizioni siano ristabilite.
Soggiorno sanitario : la pratica di accogliere temporaneamente un bambino straniero in famiglia è nato in seguito agli eventi di Chernobyl: molte famiglie si sono rese disponibili per accogliere i bambini bielorussi in Italia per soggiorni temporanei a scopo terapeutico. In seguito, la pratica si è estesa ad altri gruppi di bambini, che arrivano in Italia sempre in maniera organizzata e temporanea, e non solo per motivazioni di ordine sanitario ma anche sociale (bambini ruandesi, del Saharawi, ecc).
Sostegno a distanza : è denominato spesso, ma impropriamente – a volte anche dalle stesse associazioni che se ne occupano - adozione a distanza. Si concretizza come un gesto di solidarietà concreta, quando un singolo, una famiglia o un gruppo organizzato sostengono economicamente a distanza un bambino o una famiglia che vive in un paese del sud del mondo, versando una piccola quota mensile. Solitamente la quota versata serve a mantenere l'intera famiglia, oppure per permettere al bambino di frequentare le scuole. È possibile anche partecipare a progetti più strutturati contribuendo, ad esempio, a coprire lo stipendio di due insegnanti elementari di una provincia africana piuttosto che il costo della mensa di un anno per 300 bambini di una scuola materna indiana.