La storia di ogni nazione è strettamente connessa alle proprie tradizioni e all'identità culturale dei popoli che la compongono, il cibo in questo senso è cultura, in quanto l'uomo produce e crea il proprio cibo; lo prepara anche quando lo trasforma mediante la tecnologia a sua disposizione; lo consuma avendolo scelto sia per la sua valenza nutrizionale che per quella simbolica. Ed è così che il cibo diventa allora elemento di conoscenza, frutto dell'identità, come scambio culturale di persone, materie prime e tecniche, il cibo può, e deve essere usato, come un linguaggio interculturale.
Ad ogni latitudine, il cibo rappresenta uno dei momenti centrali della ritualità collettiva, infatti non esiste cerimonia, sia essa nascita, laurea, matrimonio, battesimo o altro, che non venga celebrata con la consumazione collettiva di alimenti. Attraverso il cibo si condividono momenti importanti, rinsaldando l'unione che lega l'individuo a un determinato popolo, e quella che lega questo popolo a un territorio, alla sua storia, alla sua cultura, alla sua lingua e alla sua religione.
La cucina costituisce uno strumento straordinario, un veicolo semplice che ci può aiutare a vivere il rapporto con gli altri entrando in contatto con culture diverse dalle nostre. Il cibo si presta a mediare fra culture diverse ed il momento del pasto può essere un modo per vivere l'integrazione.
Le città sono centri d'incontro di etnie diverse nelle quali le specificità culturali si dissolvono e si mescolano dando vita a più grandi e nuove aggregazioni, negli ambienti urbani la cucina diventa veicolo per diffondere usi e costumi diversi, anche perché le tradizioni gastronomiche non vanno perse ed anche le seconde e terze generazioni di emigrati le custodiscono gelosamente come patrimonio familiare.
L'aumento dei flussi migratori, ha fatto sì che le classi delle scuole italiane siano composte da bambini che appartengono a gruppi etnici molto diversi tra loro, tendendo quindi a diventare sempre più multiculturali per origine e tradizioni culturali, religiose, linguistiche e culinarie.
Per promuovere il dialogo interculturale, basato sulla comprensione reciproca, è molto importante sviluppare un sistema di conoscenze che valorizzi i diversi saperi. Uno dei tanti modi per imparare a conoscere l'altro, raggiungendo così l'integrazione degli italiani con gli stranieri, ma anche degli stranieri con gli stessi stranieri, passa anche attraverso la degustazione dei piatti tipici di altre etnie.
Il cibo, gli alimenti, non sono solo sostanze che servono per vivere ma sono anche un modo per entrare in contatto con gli altri. La cucina è stata paragonata al linguaggio, perché contiene ed esprime la cultura di chi la pratica, è depositaria delle tradizioni e dell'identità di gruppo, diventando pertanto uno straordinario veicolo di comunicazione.
Bibliografia:
M. Montanari Il mondo in cucina. Storia, identità, scambi - Ed. Laterza