La professoressa chiede alla sua alunna tredicenne il diario. E' calma. Sconfitta. Decisa. Ha provato e riprovato, senza risultato. Non ha trovato soluzione e ora cerca appoggio.
Caro diario

La professoressa chiede alla sua alunna tredicenne il diario. E' calma. Sconfitta. Decisa. Ha provato e riprovato, senza risultato. Non ha trovato soluzione e ora cerca appoggio.
Ma infatti. Quella del padre è una risposta strafottente e anche insensata. Anche se lui non condivide la regola, dovrebbe educare sua figlia a rispettarla, perché riguarda lei e l'ambiente in cui trascorre parte della giornata. Ovvio che, di fronte alla svalutazione che il genitore compie nei confronti dell'insegnante, la figlia si senta nel giusto ignorandola.mamma gatta ha scritto: Io penso che ogni ambiente abbia regole e che queste vadano rispettate, senza che i genitori debbano per forza condividerle. Gomma o non gomma, per me non esiste che un genitore dia una risposta del genere, a prescindere da quelle che sono le abitudini in casa o i propri ricordi di scuola. Sarebbe come dire non mi metto la cintura di sicurezza perché ai miei tempi non c'era.
mamma gatta ha scritto: Io penso che ogni ambiente abbia regole e che queste vadano rispettate, senza che i genitori debbano per forza condividerle. Gomma o non gomma, per me non esiste che un genitore dia una risposta del genere, a prescindere da quelle che sono le abitudini in casa o i propri ricordi di scuola.
ciao_pa ha scritto: non si dice nulla se la ragazza ha buoni voti o pessimi voti, io penso che si può passare oltre e lasciare ognuno con le proprie abitudini
a
silvi_a ha scritto:
ciao_pa ha scritto: non si dice nulla se la ragazza ha buoni voti o pessimi voti, io penso che si può passare oltre e lasciare ognuno con le proprie abitudini
a
I buoni voti non esonerano dalla buona educazione e dal rispetto del regole, se ne condivida o meno il merito.
francine ha scritto: Cosa c'entrano i buoni voti?
Niente di niente. Masticare gomma a scuola, in ufficio (in presenza di altri), allo sportello è maleducato.
Della bocca aperta di cui parla Cnadia, che dire, in me scatena istinti omicida!
E figuriamoci se non era mal visto 30 anni fa! Ma quando mai?
silvi_a ha scritto:
mamma gatta ha scritto: Io penso che ogni ambiente abbia regole e che queste vadano rispettate, senza che i genitori debbano per forza condividerle. Gomma o non gomma, per me non esiste che un genitore dia una risposta del genere, a prescindere da quelle che sono le abitudini in casa o i propri ricordi di scuola.
Ecco.
Perché il chewing gum piace così tanto? Molti lo usano per rinfrescare l’alito e pulire i denti quando non possono lavarseli dopo aver mangiato.* Per altri masticare chewing gum è rilassante e aiuta a concentrarsi. In effetti avendo riconosciuto che il chewing gum allentava la tensione e favoriva la vigilanza, nella prima e nella seconda guerra mondiale le forze armate degli Stati Uniti rifornivano le truppe di chewing gum, che tuttora è incluso nelle razioni da campo e da combattimento. Alcuni per restare svegli al volante trovano più efficace il chewing gum del caffè. Chi cerca di smettere di fumare può riscontrare che masticare chewing gum aiuta. Inoltre il chewing gum piace perché soddisfa la voglia di uno snack, e contiene in media meno di dieci calorie.
Tuttavia molti disapprovano questa abitudine, e in certe occasioni chi mastica chewing gum può essere considerato maleducato. Perciò, se avete l’antica ma moderna abitudine di masticare chewing gum vorrete farlo con discrezione.*
[Note in calce]
Masticare chewing gum aumenta la salivazione, che serve a neutralizzare l’acido e la placca dei denti favorendo quindi l’igiene orale. Per difendersi ulteriormente dalla carie, i dentisti consigliano di masticare chewing gum senza zucchero.
losbanos ha scritto: Credo che la gomma sia un pretesto che il padre ha usato per svalutare la pretesa dell'insegnante.
Masticare a scuola è maleducazione, come è maleducazione vestirsi come se si andasse in spiaggia o tenere il cappellino.
Un genitore lo dovrebbe insegnare ai figli.
Ci sono luoghi dove ci si deve comportare in un certo modo, le regole sociali valgono per tutti.
losbanos ha scritto: Cosa c'entrano i crocefissi, ora...? Lo dice la legge, quello. La scuola è apolitica e aconfessionale, cosa c'è da discutere?
Purtroppo, ragionando in questo modo ognuno fa quel che gli pare, diciamolo chiaramente.
Quello che provano o pensano gli altri non conta un fico secco.
cnadia ha scritto: Forse ad inizio anno bisognerebbe fare una lista degli atteggiamenti e comportamenti che non sono adatti a una classe e fare firmare la lista anche ai genitori...
scricciolo ha scritto: il problema di fondo è l'alleanza educativa famiglia - scuola che pare essere del tutto assente
e se penso alla classe di scuola media che sta frequentando la figlia più piccola mi viene da riflettere che se manca diventa difficile creare contesti educativi accettabili e per gli insegnanti diventa veramente impossibile qualsiasi intervento
sarà l'esperienza difficile di quest'anno ma io sono un po' scoraggiata
scricciolo ha scritto: il problema di fondo è l'alleanza educativa famiglia - scuola che pare essere del tutto assente
mamma gatta ha scritto:
scricciolo ha scritto: il problema di fondo è l'alleanza educativa famiglia - scuola che pare essere del tutto assente
e se penso alla classe di scuola media che sta frequentando la figlia più piccola mi viene da riflettere che se manca diventa difficile creare contesti educativi accettabili e per gli insegnanti diventa veramente impossibile qualsiasi intervento
sarà l'esperienza difficile di quest'anno ma io sono un po' scoraggiata
Quoto, questo lo dicono gli stessi insegnanti. Come possono gestire le classi quando i genitori minano la loro autorevolezza avvallando il non rispetto delle regole dei loro figlioli?
A scuola non si va solo per acquisire competenze, anche per imparare a stare al mondo, secondo me.