Sembra incredibile pensare di poter vedere ancora nel XXI secolo altri piccoli Pasquale e Giuseppe (lustrascarpe nel film Sciuscià), Bruno ed Edmund (benzinaio nel film Ladri di biciclette e unico sostegno per la famiglia in una Germania sommersa dalle macerie nel film Germania Anno Zero). Il neorealismo al cinema ha lasciato la testimonianza di un periodo storico, quello del secondo dopoguerra, nel quale l’infanzia non poteva vivere la propria condizione di spensieratezza dovendo affrontare i drammatici problemi della miseria. Anche la letteratura ci ha consegnato due grandi narrazioni ottocentesche che hanno affrontato il tema dello sfruttamento minorile agli albori della società industriale: Oliver Twist di Charles Dickens e Rosso Malpelo di Giovanni Verga.
Questa è la finzione, ma come sempre la realtà la supera, e la supera non in un lontano passato, ma ai nostri giorni.
Nel 1995 un bambino pakistano di nome Iqbal Masih, schiavo delle manifatture di tappeti a quattro anni, attivista sindacale a nove, morirà ucciso da un colpo di fucile a dodici anni. Diventerà il simbolo della lotta contro il lavoro minorile smuovendo le coscienze di tutto il mondo. A lui è dedicato il film cartone animato Iqbal, bambini senza paura di Michel Fuzellier e Babak Payami, patrocinato dall’Unicef, distribuito in Italia nel 2015 e proiettato in moltissime scuole.
In questa filmografia troverete storie di bambini che svolgono attività pesanti e pericolose, dei veri lavori forzati nelle piantagioni, nelle miniere , nei cantieri edili, nelle fabbriche. Troverete i bambini di strada che raccolgono rifiuti nelle discariche, i loro tesori sono lattine vuote, cartoni, pezzi di legno e chiodi e la loro vita è segnata dal furto e dall’accattonaggio. Troverete dei bambini nelle cave di coltan (abbreviazione di columbite-tantalite, materiale che nuoce gravemente alla salute) del Congo, per la produzione di cellulari, quegli smartphone che hanno invaso la nostra vita. Li troverete nelle piantagioni africane di cacao, schiavi per le grandi marche di cioccolato che tutti noi compriamo al supermercato, li troverete nelle miniere di calce in India in condizioni disumane, li troverete da profughi 12 ore al lavoro nelle fabbriche di borse, scarpe, vestiti in Turchia al confine con la Siria. E non siamo riusciti a trovare video o documenti filmati dei bambini che lavorano a ritmi incessanti nelle fabbriche cinesi o dei poveri baby-pescatori del Ghana comprati alle loro famiglie per essere mandati sulle barche da pesca del Lago Volta dall’alba al tramonto. Si tratta di realtà che spesso rimangono sommerse sebbene i numeri siano preoccupanti perché a causa delle guerre, degli esodi di massa, dell’estrema povertà i bambini sono costretti a lavorare.
Immagini che toccheranno la coscienza di ognuno di noi che ogni giorno consumiamo prodotti derivati dalla sofferenza di tanti bambini.
“Nessun bambino dovrebbe impugnare mai uno strumento di lavoro. Gli unici strumenti di lavoro che un bambino dovrebbe tenere in mano sono penne e matite”. (Iqbal Masih)
Iqbal. Bambini senza paura (Iqbal, a Tale of a Fearless Child)
Regia: Michel Fuzellier, Babak Payami - Italia, Francia 2015 – Animazione, 90’ – Rating: T
Iqbal è sveglio, generoso e con un innato senso di giustizia. Suo fratello è malato e lui decide di scappare in cerca dei soldi per curarlo. Raggirato, finisce nelle mani di uno schiavista che lo costringe a lavorare nella sua fabbrica di tappeti insieme ad altri bambini. Presto Iqbal capisce che quel debito non sarà mai ripagato! Ma insieme si può! Si può scappare. Così con coraggio e intraprendenza Iqbal pianifica la fuga e insieme ai suoi amici riconquista l’infanzia e la libertà! Il cartone si ispira alla storia di Iqbal Masih, il bambino pachistano ucciso nel 1995 per aver denunciato i suoi sfruttatori dopo anni di schiavitù nella manifattura di tappeti. Il film è sostenuto e promosso da Unicef Italia.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=db3QwmflbEo
Baran
Regia: Abe Levitow, Majid Majidi. Interpreti: Fouad Nahas, Majid Majidi… - Iran, 2001 – Drammatico, 94’ – Rating: PG
Lateef è un adolescente iraniano pigro ma dal cuore d'oro che lavora come custode in un cantiere edile. Fra i suoi compiti c'è anche quello di rifornire di tè e cibo gli operai afghani che vi lavorano illegalmente per pochi soldi. Un giorno il capocantiere Menar stabilisce che Lateef dovrà lavorare come operaio e che il suo posto dovrà essere preso da un giovane afgano, Rahmat, arrivato a sostituire il padre gravemente ferito in un incidente sul lavoro. All'inizio Lateef fatica ad accettare la sua nuova condizione e tenta di sabotare in ogni modo Rahmat. Ma il suo atteggiamento cambia radicalmente quando scopre che sotto le sembianze di Rahmat si cela una bellissima ragazza dai lunghi capelli neri. Colpito dalla sua bellezza e dal suo coraggio, Lateef decide di proteggerla ad ogni costo.
Trailer in inglese: https://www.youtube.com/watch?v=Bm3YKG2fznc
Salaam Bombay!
Regia: Mira Nair. Interpreti: Shafik Syed, Nana Patekar, Raghubur Yadav, Irrfan Khan – India, 1988 – Drammatico, 113’ – Rating: PG+16
Il decenne Krishna, abbandonato dal circo ambulante presso cui fa l'inserviente, si reca clandestinamente a Bombay sperando di poter guadagnare cinquecento rupie e tornare poi al paese dalla madre. Giunto in città, Krishna si trova a contatto con un mondo assordante e convulso dove tutti, e soprattutto tanti ragazzi, lottano disperatamente per la sopravvivenza.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=XYciGm4tziI
Il corridore (Davandeh)
Regia: Amir Naderi. Interpreti: Abbas Nazeri, Majid Niroumand, Musa Torkizadeh – Iran, 1984 – Drammatico, 94’ – Rating: PG+16
Amir, un ragazzino rimasto senza genitori dopo la Guerra fra Iraq e Iran è costretto a badare a se stesso. Trascorre le sue giornate cercando di cavarsela con lavoretti occasionali. Il desiderio di migliorare la propria condizione lo spinge ad iscriversi a scuola, dove incontra qualche problema a relazionarsi con i compagni. Bucando lo schermo con lo sguardo dei bambini, Amir Naderi interroga lo spettatore sui temi dell'infanzia negata e dell'indifferenza del mondo degli adulti verso le sue attese e le sue necessità.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=_Znt1AdpIRM
Oliver Twist
Regia: Roman Polanski. Interpreti: Ben Kingsley, Frances Cuka, Barney Clark, Lewis Chase, Jake Curran - Gran Bretagna, Repubblica ceca, Francia, Italia 2005 – Drammatico, 130’ – Rating: PG+13
Il piccolo orfano Oliver Twist vive, insieme a tanti altri ragazzini, in una casa-lavoro dove il cibo scarseggia. Essendo stato scelto come rappresentante dagli altri ragazzini, una sera dopo cena Oliver Twist si fa avanti chiedendo più cibo per tutti. Etichettato come elemento di disturbo dal direttore, il signor Bumble, e dall'intero comitato, Oliver viene offerto come apprendista a chiunque accetti di prenderlo con sé. Dopo essere scampato per un pelo alla bottega di uno spazzacamino – lavoro pericoloso che ha già visto la morte di tanti bambini, morti asfissiati - Oliver viene scelto come apprendista dall'impresario di pompe funebri, Sowerberry. Dal romanzo di Charles Dickens.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=82iK_O4qscQ
Rosso Malpelo
Regia: Pasquale Scimeca. Interpreti: Antonio Ciurca, Omar Noto, Marcello Mazzarella, Vincenzo Albanese, Raffaella Esposito – Italia, 2007 – Drammatico, 90’ – Rating: PG+13
Liberamente ispirato alla novella di Verga, Rosso Malpelo è uno dei tanti bambini che lavora in miniera. Povero e malvisto per il colore rosso di faccia e capelli, alla morte del padre viene abbandonato anche da madre e sorelle. Rimasto solo al mondo, Rosso Malpelo stringe amicizia con Ranocchio, un suo compagno di lavoro. Purtroppo, anche Ranocchio lo abbandona a causa di una grave malattia e così Rosso Malpelo, convinto che ormai non ci sia più nessuno a cui importi qualcosa di lui, accetta di andare a lavorare nella galleria più pericolosa della miniera. Il film è inserito in un progetto per la realizzazione di scuole in America Latina.
Sito: http://www.rossomalpelofilm.it/home.htm
All the Invisible Children
Regia: Mehdi Charef, Emir Kusturica, Spike Lee, Kátia Lund, Jordan Scott, Ridley Scott, Stefano Veneruso, John Woo. Interpreti: Maria Grazia Cucinotta, Peppe Lanzetta, Kelly MacDonald, Ernesto Mahieux, Giovanni Mauriello… - Italia, Francia 2005, Drammatico, 108’- Rating: PG+13
Sette episodi e sette grandi registi che in modi differenti raccontano come l’infanzia negata sia la prima vittima di guerre, miseria, dislivello economico tra Occidente e resto del mondo. Sono gli "sciuscià" del ventunesimo secolo, la vergogna che si occulta: i bambini invisibili, sfruttati, abusati, emarginati cui è toccata la parte di dannati della Terra. Katia Lund con Bilu & Joao offre un drammatico spaccato di lavoro minorile nelle strade di San Paolo in Brasile.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=iPcn-BqG7b8
Video di denuncia:
Blood in the Mobile
Regia: Frank Piasechi Poulsen. Germania, Danimarca 2011 – Documentario, 83’ – Rating: PG+16
Lo sfruttamento del lavoro minorile nella produzione dei cellulari è un problema di livello mondiale. Il film focalizza la sua attenzione su Nokia - celeberrima azienda finlandese - e sui bambini che lavorano fino a settantadue ore consecutive nelle miniere di Bisie in Congo per estrarre il Coltan (columbite-tantalite) impiegato per la produzione dei condensatori dei cellulari. La scelta di Nokia, ha spiegato il regista in un’intervista alla BBC, è del tutto casuale perché il problema riguarda tutti i produttori di telefoni cellulari (notizie ricavate dalla rivista Focus.it). Il film non è stato distribuito in Italia ed è quindi in inglese.
Trailer in inglese: https://www.youtube.com/watch?v=Ew1h_kr_JbE
Rapporto di Amnesty International in inglese datato gennaio 2016: https://www.youtube.com/watch?v=7x4ASxHIrEA
Il lato oscuro del cioccolato (The dark side of chocolate)
Regia: Miki Mistrati e Roberto Romano. Danimarca, 2010 – Documentario, 47’ – Rating: PG+16
La produzione del cioccolato mantiene inquietanti connessioni con la tratta del lavoro minorile, in particolare nelle piantagioni di cacao dell’Africa occidentale. Questo film prosegue in un altro film inchiesta dello stesso regista danese, Shady Chocolate che torna in Costa d'Avorio dopo le promesse d'impegno da parte dei grandi marchi, e quel che trova è tutto impresso su pellicola.
Film integrale 1 in italiano: https://www.youtube.com/watch?v=S-57lKSkmHA
Film integrale 2 in inglese: https://www.youtube.com/watch?v=Z5C7jmrycf0
Piduguralla. La città della calce
Regia: Andrea Zecca. Italia, Svizzera 2014 – Documentario, 25’ – Rating: PG+16
Piduguralla, conosciuta come la città della calce, attira manodopera in una regione tra le più’ povere dell’India, donne e uomini facenti parte della casta degli intoccabili, destinati per nascita a lavori degradanti. Il regista, che ha collaborato in diverse occasioni con la TSI, torna in questo luogo dopo dieci anni avendo girato ‘Cuccioli di calce’ e va alla ricerca delle persone conosciute. Soprattutto Padma, una bambina che all’epoca aveva dieci anni e che lavorava nelle fornaci.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=3NjbL5rIOwg
Infanzia incatenata (Enfants forçats)
Regia: Hubert Dubois. Svizzera, 1996 – Documentario, 52’ – Rating: PG
Distribuito in Italia da Manitese offre una panoramica sulla condizione dei bambini lavoratori nel mondo, dall'India agli USA, dalla Russia all'Egitto.
Trailer in francese: https://www.youtube.com/watch?v=JEv4dhdEHIA
La fabbrica dei bambini
L’ inchiesta presentata il 23/5/2016 durante la trasmissione Piazzapulita mette in luce le condizioni dei piccoli profughi siriani all’interno delle fabbriche tessili turche a Gaziantep vicino al confine siriano.
http://www.la7.it/piazzapulita/video/la-fabbrica-dei-bambini-prima-parte-23-05-2016-185045
http://www.la7.it/piazzapulita/video/la-fabbrica-dei-bambini-seconda-parte-23-05-2016-185052