Fin dai primi mesi di frequenza della comunità (asilo e scuola), i bambini ricevono generalmente tanti inviti, allegri e colorati, alle feste di compleanno dei loro compagni. Li ricevono direttamente a scuola ed è invitata tutta la classe.
Ci sono feste belle e divertenti e altre in cui sembra che i bimbi siano lì quasi per dovere, a eseguire gesti e rituali sempre uguali e ripetuti: ora si gioca, ora si mangia, ora si scartano i regali. Molti bambini si divertono, altri invece se ne stanno lì, a subire una festa che non sentono, magari stanchi e annoiati.
Naturalmente quando si avvicina il compleanno di nostro figlio il problema si fa pressante e subito ci si consulta tra mamme. È tutto uno scambiarsi indirizzi di animatori o di luoghi dove festeggiare.
Un modo naturale di dividersi costi e oneri è quello di organizzarsi tra mamme e festeggiare un gruppo di bimbi che compiano gli anni nello stesso periodo. Resta naturalmente il problema di come organizzare i giochi e soprattutto la domanda: ma siamo sicuri che tutti i bambini gradiscano quella modalità di festeggiamento, al di là di quello che dicono?
Noi per primi conosciamo i nostri figli: se li vediamo partecipare mal volentieri ai giochi organizzati, se notiamo alle feste un grande numero di bambini che preferisce far scoppiare i palloncini invece che giocarci, se vediamo le bambine confabulare tra loro e rifiutarsi di sedersi in circolo a mimare canzoncine, allora forse dobbiamo pensare a qualcos’altro, affinché anche la festa non si presenti come l’ennesimo impegno obbligato nella giornata dei nostri bambini.
Man mano che crescono, loro sanno esprimere sempre meglio quello che vorrebbero. Certo, chi ha figli che compiono gli anni nella bella stagione e può disporre di spazi all’aperto, darà loro quello di cui hanno maggiormente bisogno: aria aperta dove poter correre e scatenarsi in libertà, con una buona merenda. Chi si deve accontentare di luoghi chiusi, troverà delle soluzioni anche basate sul buon senso affinché non si facciano male.
Io sono per le feste libere, senza costrizioni, dove i bambini possano giocare senza schemi predefiniti; però occorre prevedere i giochi possibili tra cui i bambini sceglieranno e naturalmente sarà l’adulto (o gli adulti) di appoggio a predisporre un opportuno allestimento. E allora via libera ai palloncini, anche modellabili: non è difficile farli, esistono libretti con le istruzioni e ai bambini piacciono moltissimo. Ci può essere l’angolo dei travestimenti o dei trucchi, quello dei lunghi rotoli di fogli con relativi colori, il momento della danza scatenata con le canzoni. I bambini apprezzano molto queste cose, e loro stessi seguiranno quelle che amano di più.
Poi man mano che crescono, le amicizie si selezionano e cessa quell’esigenza di ritrovarsi in tanti tutti insieme; allora le feste di compleanno acquisteranno la dimensione a cui forse siamo più abituati: un festoso ritrovo tra cari amici.
Paola Crisafulli